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Padova: Nuova stagione lirica

Padova Nuova stagione lirica

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Tre opere iconiche, tre capolavori senza tempo e tre celebrazioni di importanti anniversari. A partire dall’Inno alla Gioia della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven (1 agosto), si prosegue con la struggente bellezza di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (18 e 20 ottobre), e si conclude con il lieto fine de Il Flauto Magico di Wolfgang Amadeus Mozart (29 e 31 dicembre).

a nuova Stagione Lirica di Padova si preannuncia come un viaggio appassionante attraverso i grandi temi universali celebrando opere che incarnano le emozioni più profonde dell’animo umano: gioia, speranza e il trionfo del bene sul male.

Quando

Tre opere iconiche, tre capolavori senza tempo e tre celebrazioni di importanti anniversari. A partire dall’Inno alla Gioia della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven (1 agosto), per commemorare il bicentenario della sua prima esecuzione, una celebrazione della fratellanza e dell’unità. Si prosegue con la struggente bellezza di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (18 e 20 ottobre), nel centenario della morte del maestro e nel 120° anniversario dalla prima recita, e si conclude con il lieto fine de Il Flauto Magico di Wolfgang Amadeus Mozart (29 e 31 dicembre).

Il successo

La Stagione Lirica 2024 segue il successo del 2023, che ha registrato un bilancio positivo sia in termini di pubblico che di incassi. «Ci confrontiamo con dati importanti: non solo crescono i turisti, ma cresce anche il pubblico della Lirica – racconta Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune Padova – L’anno scorso abbiamo registrato incassi record, raggiungendo i duecentomila euro. Questo dimostra che il pubblico della Lirica padovana sta crescendo in modo significativo, attratto da un’offerta culturale colta, raffinata e capace di coinvolgere anche i giovani, estendendo i confini del nostro pubblico grazie a uno spirito di squadra e collaborazione che vede coinvolte l’Orchestra di Padova e del Veneto e i Solisti Veneti, le più prestigiose e importanti istituzioni musicali del territorio. Padova ha anche dato continuità al progetto della Regione Veneto con la Li.Ve. (Lirica Veneto), mettendosi in rete con Treviso e Rovigo e valorizzando l’Orchestra di Padova e del Veneto. Mi piace ricordare un aspetto importante: Padova fa grande lirica con risorse limitate, rappresentando un buon modello per altre realtà lirico-sinfoniche».

La Stagione Lirica di Padova è promossa dall’Assessorato alla Cultura con il contributo del Ministero della Cultura e vedrà sul palco del Teatro Verdi anche il concerto dei finalisti della XXXI edizione del concorso Iris Adami Corradetti e il tradizionale Concerto di Capodanno.

Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven

La Stagione Lirica di Padova 2024 prenderà il via giovedì 1 agosto alle ore 21.15 in Piazza Eremitani con la monumentale Nona Sinfonia diretta da Marco Angius. Quest’anno ricorre il 200° anniversario della prima esecuzione dell’ultimo capolavoro sinfonico di Beethoven, con cui il compositore cambiò il corso della storia della musica. Per la prima volta, Beethoven introdusse un coro e quattro voci soliste per intonare il celebre “Inno alla gioia” in cui si racchiude un potente messaggio etico: l’unione universale di tutti i popoli, abbracciati in un ideale di libertà e fratellanza.

Come racconta Marco Angius, direttore artistico e musicale dell’Orchestra di Padova e del Veneto: «L’esecuzione della Nona Sinfonia si inserisce nell’integrale sinfonica di Beethoven che siamo conducendo quest’estate. Infatti, questo brano, così celebre per il coro finale, è il frutto di un percorso sinfonico che parte dall’inizio dell’Ottocento ed esplora diversi ambiti: la natura, la politica, l’uomo nella società del tempo, la danza, fino all’astrazione utopistica della musica assoluta. La grande intuizione di Beethoven è contenuta proprio nel Finale della Nona che da un lato riassume, rovesciandolo, il percorso dei tre movimenti precedenti, e dall’altro affida agli strumenti dell’orchestra un’ideale recitazione, come se le note suonate diventassero parole: così gli strumenti dell’orchestra si uniscono al coro delle voci nell’inno alla gioia universale».

All’Orchestra di Padova e del Veneto si uniranno il soprano Erika Grimaldi, il mezzosoprano Elmina Hasan, il tenore Pierluigi D’Aloia e il baritono Markus Werba, con la partecipazione del Coro Lirico Veneto.

Madama Butterfly di Giacomo Puccini

La Stagione Lirica entrerà nel vivo con Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in scena al Teatro Verdi venerdì 18 e domenica 20 ottobre ore 20.45, con un’anteprima per i giovani mercoledì 16 ottobre. La regia, le scene e i costumi sono a cura di Filippo Tonon, che ritorna a Padova dopo il successo di Turandot nel 2019. Il maestro concertatore e direttore d’orchestra sarà Francesco Rosa, con l’Orchestra di Padova e del Veneto e il Coro Lirico Veneto.

Tra il cast spiccano i nomi di Francesca Dotto (Cio-Cio-San), che ha iniziato la sua carriera proprio a Padova come finalista del concorso Corradetti e ora vanta una carriera brillante, e Giorgio Berrugi (Pinkerton), uno dei tenori più apprezzati di oggi, nominato da Plácido Domingo come uno dei suoi eredi per il suo inconfondibile, caldo suono italiano e la sua eccezionale musicalità. Lo spettacolo è realizzato in coproduzione con il Teatro Sociale di Rovigo e il Teatro Mario del Monaco di Treviso.

Una “tragedia giapponese” come viene definita nello spartito e nel libretto a firma Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, che racconta l’incontro e l’incomprensione fra la cultura occidentale e orientale, quest’ultima evocata in modo seducente attraverso l’uso di melodie tradizionali e di esotiche combinazioni strumentali. Madama Butterfly è l’opera di chi non teme l’attesa e resta aggrappato con forza ai propri sogni, o alle proprie illusioni di un futuro migliore. Dedita all’amore fino alla morte, Cio-Cio-San incarna la speranza di un “bel dì” che, forse, potrebbe non arrivare mai.

«Quando una storia tocca il cuore, fa arrivare alle lacrime e condivide il dolore della protagonista con lo spettatore, non si può che parlare di Madama Butterfly – spiega Filippo Tonon – In questo 120° anniversario dalla prima recita, è inevitabile pensare alla piccola ed immensa Cio-Cio-San, alla sua tragedia, alla devastazione che la costringe a diventare vittima ed eroina, al pari delle grandi eroine dell’antica Grecia. La musica di Puccini descrive tutto questo: ogni pausa, ogni accordo, ogni frase descrivono perfettamente ogni stato d’animo, ogni emozione, ogni dubbio, ogni speranza e raggiungono un tale livello di teatralità che risulta impossibile non rimanerne coinvolti ed innamorati».

Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart

Domenica 29 e martedì 31 dicembre, la Stagione Lirica di Padova culminerà con Il Flauto Magico di Wolfgang Amadeus Mozart, preceduto da un’anteprima per i giovani venerdì 27 dicembre. Lo spettacolo è realizzato in coproduzione con il Teatro Mario del Monaco di Treviso e il Teatro Sociale di Rovigo e vede regia, scene e costumi a cura di Paolo Giani, già aiuto regista e assistente di Stefano Poda e ormai di casa al Teatro Verdi.

Il maestro concertatore e direttore d’orchestra sarà Giuliano Carella, direttore dei Solisti Veneti e figura di riferimento nel panorama internazionale dell’opera lirica. L’Orchestra di Padova e del Veneto accompagnerà un cast d’eccezione con Markus Werba nel ruolo di Papageno e Gianluca Buratto nei panni di Sarastro, insieme ai vincitori del Concorso Toti dal Monte di Treviso.

Il Flauto Magico è una delle opere più celebri di Wolfgang Amadeus Mozart, l’ultimo capolavoro teatrale composto nel 1791 su libretto di Emanuel Schikaneder, pochi mesi prima della morte del compositore. Questa fiaba labirintica senza tempo è capace di divertire e commuovere gli ascoltatori di ogni età, raccontando la vittoria della luce sulle tenebre e del bene sul male. Considerata il lascito spirituale di Mozartl’opera riunisce elementi sacri in un mix geniale di opera buffa e drammatica. Al centro della trama vi è una vera e propria guerra tra Sarastro e la Regina della Notte, in cui i giovani Tamino e Pamina, alla ricerca del loro posto nel mondo degli adulti, sono chiamati a prendere posizione.

Concerto di Capodanno

Ultimo evento della Stagione Lirica di Padova 2024 sarà il tradizionale Concerto di Capodanno con cui Padova saluta l’arrivo del nuovo anno che si terrà mercoledì 1 gennaio 2025 al Teatro Verdi. Sotto la direzione del Maestro Francesco Ivan Ciampal’Orchestra di Padova e del Veneto offrirà un programma ricco e variegato, capace di emozionare ed entusiasmare il pubblico con celebri brani del repertorio classico.

XXXI Edizione del Concorso “Iris Adami Corradetti”

La Stagione Lirica di Padova 2024 non si limiterà a grandi produzioni operistiche, ma offrirà anche un’importante vetrina per i talenti emergenti con la XXXI Edizione del Concorso Internazionale di Canto “Iris Adami Corradetti”. Giunto quest’anno alla sua trentunesima edizione, è riconosciuto come uno dei più importanti concorsi lirici internazionali, grazie alla sua storicità e al prestigio acquisito nel corso degli anni. Una vetrina unica per i giovani cantanti provenienti da tutto il mondo che offre l’opportunità di farsi conoscere ed entrare nel mondo dell’Opera.

Il concorso si svolgerà al Teatro Verdi di Padova dal 29 settembre al 4 ottobre. Dopo le prove eliminatorie e semifinali, i finalisti selezionati si esibiranno nel tradizionale concerto in programma per venerdì 4 ottobre, accompagnati dall’Orchestra di Padova e del Veneto al Teatro Verdi diretta da Nicola Simoni.

Di grande rilievo internazionale è anche la commissione dell’edizione 2024, presieduta da Peter Mario Katona, direttore artistico del Teatro Covent Garden di Londra. Tra gli altri membri della commissione, spiccano nomi illustri come Mara Zampieri, celebre soprano; Christoph Seuferle, direttore artistico della Deutsche Opera di Berlino; Brian Speck, casting manager del Metropolitan Opera di New York; Evamaria Wieser, responsabile casting del Festival di Salisburgo e Cecilia Gasdia, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Arena di Verona. Con una giuria così prestigiosa, il concorso conferma il suo ruolo di piattaforma fondamentale per la promozione dei nuovi talenti della lirica.

 

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