Escluse alcune rievocazioni “storiche” che hanno il solo merito di catturare l’empatia folkloristica pop di un pubblico che ama il concerto di “Madona Granda” anche come appuntamento di spettacolo di piazza, Il Concerto dell’Assunta ferragostano, alza di anno in anno, il proprio livello qualitativo e culturale.
“Divine” è il fil rouge scelto quest’anno e dedicato all’omaggio al centenario dalla scomparsa del Maestro Giacomo Puccini, ed è tutto rivolto a quei ruoli femminili che l’opera dell’illustre lucchese ha reso eterni: Cio-cio-San, Floria Tosca, Liu’, Suor Angelica. O Mimì, Turandot, Lauretta, solo per citarne alcune.
Ecco, fin qui i tributi che sono stati rappresentati al compositore in ogni parte del mondo, hanno appagato le nostre aspettative e non sono ancora terminati, ma a Treviso la scelta concertistica ha lucidato una chicca espositiva in mostra al Museo di Santa Caterina in questo periodo dal titolo “Donne in scena” e che racconta la storia, pubblica o privata, delle primedonne divenute icone di un universo femminile il quale, attraverso il teatro di musica e prosa, ha intrapreso il cammino di indipendenza e progresso sociale e civile del Novecento.
Non a caso Wally Toscanini (figlia del grande direttore d’orchestra), ritratta da Arturo Martini nel 1925, è la scelta rappresentativa del Concerto dell’Assunta sul manifesto e copertina dei programmi di sala.
La giornalista e musicologa Elena Filini, ideatrice, conduttrice della serata e direttore artistico dell’evento, non si è fermata a questa bella e prestigiosa sinergia culturale, ha coraggiosamente osato infrangere l’esclusività che vedeva la tradizione ferragostana trevigiana, portare sul palco nomi illustri e conosciuti del canto lirico ora giustamente riconosciuto patrimonio dell’umanità.
Filini ha dedicato l’occasione che richiama migliaia di persone provenienti da più parti del territorio, quale opportunità ai giovani cantanti che si affacciano (alcuni per la prima volta) sul panorama dei concerti dedicati al bel canto, aggiungendo loro l’esclusiva possibilità di avere partnership ufficiale Rai Radio 3 che nella serata dedica proprio al Concerto dell’Assunta una parte della trasmissione Radio3 Suite.
Il tenore coreano Seojun Yun, finalista al concorso “Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!”, giovane voce di struttura vigorosa, significative estensioni e tenute centrali ben impostate. Recentemente ha vinto il premio Internazionale Mattia Battistini di Rieti e nei ruoli pucciniani ha disinvolta padronanza.
Il giovane cinese Sanlin Wang – ancora studente al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia – per la prima volta interprete professionale davanti ad un pubblico così numeroso, è tenore che promette bene il futuro che lo attende (classe 1998). Bei suoni corposi, porta in maschera con facilità la voce rendendola senza sforzo drammatica o brillante con buona interpretazione e fraseggio pulito. Emerge anche l’inclinazione ad un buon registro baritonale; chissà dove lo porterà l’indirizzo di maturità.
Il giovane soprano Ilaria Monteverdi (classe 2001) promette e mantiene l’abilità delle sue colorature che la vedono vincitrice del concorso “Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!” Soprano leggero di bella presenza scenica, si destreggia in begli acuti e note gravi con predisposizione che si fa apprezzare soprattutto nei filati impegnativi dei passaggi di tessitura. Tra i suoi maestri di perfezionamento annovera Leone Magiera, che di voci ne sa.
Un po’ delude, forse per eccessive aspettative dato il palmares della sua attività lirica, Monica Zanettin che ha consolidato riconoscimento di interprete pucciniana. Il suo timbro è denso, brunito, c’è dello smalto emissivo, ma gli acuti svolgono sempre in dominazione metallica e non sempre i volumi sono governati in modo omogeneo come ci si aspetta da cantante esperta qual è.
Su tutta questa serata, con oltre 1.100 posti a sedere e tantissimi in piedi affollati al di là delle transenne, incombe una temperatura effettiva di oltre 30° e percepita da seccare la gola alle rane, ma il Maestro Massimo Raccanelli dirige con gesto elegante e leggero, apparentemente incurante del caldo, cantanti ed i bravi professori dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, come non avesse alle spalle ore di prove senza risparmio. La sua abilità nell’essere direttore musicale del progetto giovanile europeo Junges Musik Podium Dresda-Venezia si capisce: giovane capace tra giovani promettenti fa sperare in un futuro di qualità artistica di alto livello.
Complimenti Elena Filini, tu e il Comune di Treviso, avete vinto la scommessa!