Chi ha avuto la fortuna di assistere all’apertura della rassegna “Matti per la Musica” al Sant’Artemio di Treviso allo spettacolo di Danilo Rea, tra i più importanti pianisti europei, nel suo concerto “La Grande Opera in Jazz” sa di aver avuto il privilegio di godere di una esibizione straordinaria ed unica nel suo genere.
L’artista propone un percorso che coniuga celebri arie del bel canto – patrimonio immateriale Unesco – interpretate dalle più belle voci del secolo scorso – Callas, Gigli, Caruso, Del Monaco, Schipa, Schwarzkopf e altri – in un dialogo musicale nel quale le note di partiture immortali di altrettanto immortali compositori come Cilea, Puccini, Bellini, Verdi, Mascagni, Donizetti e Rossini si librano dalle pagine del pentagramma e volteggiano tra i tasti del contemporaneo pianoforte sul quale volano le straordinarie mani del pianista che omaggia l’opera lirica duettando alla luce del grande schermo che proietta le arie con i video storici del repertorio in programma.
Una esclusiva e suggestiva partecipazione esperienziale per gli amanti sia del grande melodramma che del grande jazz italiani.
E’ proprio dalla voce di Danilo Rea – in esclusiva per Operamundus – che ascoltiamo come nasce questo progetto:
Un unicum rielaborato, quasi un colloquio estemporaneo e totalmente immersivo, fuso tra storia lirica e contemporaneità jazz, che il pianista Rea regala in ogni spazio nazionale ed internazionale nel quale si esibisce, improvvisando esecuzioni che denotano la sua profonda conoscenza e cultura musicale che permettono alle sue dita di dirigere in modo memorabile esecuzioni di indimenticate stelle ritornate vive e presenti in una serata indimenticabile.
Trascendente e terreno hanno camminato insieme fondendosi proprio nella notte di Halloween.